Impresa turismo 2012: sempre più web!

La settimana scorsa è uscito lo studio di Unioncamere “Impresa turismo 2012”, che se non mi sbaglio è giunto alla settima edizione. Sin dal titolo del comunicato stampa (Turismo 2011: l’Italia a portata di mouse per vincere la sfida della crisi) che anticipa l’uscita dello studio, si capisce subito che oramai non si può più fare a meno del web. Del web 2.0, qualcuno direbbe. Più che 1.0, 2.0, 3.0 e via dicendo, quello che si capisce è che sempre un maggior numero di persone oggi sceglie le mete di viaggio dopo avere navigato. Non importa che lo faccia sui social network, sul sito dell’hotel, su un portale o su un blog, quello che conta è che la rete è diventata strumento imprescindibile per ogni impresa turistica.

Quando leggo nello studio che “il 93% dei tour operator a livello mondiale ha un proprio sito web”, la cosa che penso immediatamente è: come è possibile che ci sia ancora un 7% che non è presente in rete?

In Italia otto imprese turistiche su dieci sono presenti sul web e quasi il 50% permette la prenotazione attraverso sistemi di booking on-line. Non male, ma si può fare meglio. Interessante il fatto che nel 2011 il 33,3 % delle imprese turistiche utilizza i social network (con Facebook in testa tra tutti), mentre nel 2010 la percentuale si fermava al 19,8%: una crescita da tenere in considerazione. Altro paio di maniche è però analizzare come le imprese turistiche utilizzano i social media…

Il rovescio della medaglia è che però più della metà delle imprese turistiche utilizza la rete come semplice vetrina, non come strumento di prenotazione o acquisto, non tenendo in conto che è aumentato di circa 6 punti percentuali il numero di persone che in Italia utilizza la rete per organizzare o prenotare la vacanza (dal 35,2% al 41%).

Io credo che i turisti in rete cerchino informazioni concrete di viaggio che facciano vivere loro esperienze da ricordare (e da condividere, sia che si tratti di esperienze negative che positive). La domanda quindi è semplice: si può oggi fare a meno del web? A chi mi risponde di sì consiglio la lettura dello studio di Unioncamere. Se non bastasse, date un’occhiata all’indice di occupazione della camere di chi utilizza il web come strumento di prenotazione e relazione… siete un po’ più convinti?

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